Il WC con le muffe intorno.  

Posted by Milano è un pacco


Se c'è una cosa da fare arrivando in una città, per conoscerla appieno, è quella di attraversarla da capo a piedi muniti di una sola cartina. Se poi la città non la si conosce per nulla questo è il modo migliore per saggiarne le caratteristiche e scoprire di strada in strada, di palazzo in palazzo come la storia ne abbia costituito il carattere lavorando sulla sua forma. La forma della città di Milano, per esempio, è antica. Va cominciandosi quando la Roma imperiale impone leggi riti e costumi alle popolazioni soggiogate. In Italia questo processo di colonizzazione si evidenzia con due forme distinte : a nord e a sud del fiume Po.

Risultato nel primo caso di un adattamento lasciato all’amministrazione del luogo e nel secondo a decisioni e ripianificazioni messe in essere direttamente da Roma che così operava nelle province più vicine dell'Impero. La più evidente differenza riscontrabile è la scelta dell’intervento sull’urbanistica, più stradale nel caso di Roma e prevalentemente edilizia per Milano che ha altresì beneficiato del medesimo intento anche nel medioevo dove i nuovi edifici hanno spesso utilizzato fondamenta romane lasciando così immutato l’impianto stradale.

Queste scelte hanno inevitabilmente portato, nel corso dei secoli, ad una trascuratezza archeologica, che a noi si mostra nei pochi esempi dei resti del suo passato, a testimonianza di una idea di costruzione che non fosse conservativa ma distruttiva. Ciò che invece ci rimane sono i suoi tracciati cittadini, che raro esempio, sono gli stessi da un millennio.

E’ così che Milano ci arriva direttamente a noi dal Medioevo, con le sue mura , le sei porte principali e le tredici porte minori, le pusterle.

E’ qui che si va delineando la Milano odierna, con le zone e che si vanno formandosi seguendo le linee dalle porte al centro della città . E' qui che nel XII secolo nascono i navigli per permettere alla città di essere più raggiungibile collegandosi ai due più importatanti fiumi della Lombardia attraverso una intelligente quanto complessa rete di comunicazioni.

E’ qui che tutte le amministrazioni comunali avrebbero dovuto rifarsi: cercando di non stravolgere le sei zone storiche in cui era divisa la città: i sestrieri, conservando la coscienza storica di una società.

Ma così non è stato.

Le esigenze di una comunità si sono sovrapposte a quelle di pochi e gli interventi urbani hanno dimostrato inequivocabilmente che quando questi pochi non ne hanno più giovato i progetti si sono svelati per quello che erano: utili solo a generare il consenso del centro di potere del momento.

Ritrovandosi così di volta in volta a dover compiacere il regime successivo sventrando quartieri per inventarsi una Milano moderna ad immagine e somiglianza del Podestà di turno. Nel frattempo nel suo centro, unica in europa, permanevano e tuttora permangono a due passi dal Duomo, nella centrale via Santa Marta, nella città tutta, i resti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale a mostrare, a lato di progetti avveniristici, come sia parziale in questa città l'idea di tessuto urbano.
Una Milano amministrata affinchè non avesse più nulla da spartire con la sua anima storica e non si integrasse col tessuto urbano e sociale. Una città in cui sono stati installati qua e là corpi estranei malsopportati, spesso su ordinazione di poco lungimiranti assessori, che avrebbero poi presto dimostrato la loro pericolosa inutilità. Che con la copertura della Cerchia dei Navigli negli anni ‘30 ha perso definitivamente la sua identità di città al centro di un sistema millenario di acque e di canali unico al mondo.

L’ultimo esempio di questa serie è il progetto “City Life” che costerà 523 milioni di Euro. Il progetto, a detta di Liebeskind, uno degli architetti ideatori “ E’ ispirato alla tradizione rinascimentale italiana, in particolare all'equilibrio armonico teorizzato da Leonardo da Vinci.” Che però non ce lo può confermare.

Quella che è già certa è invece la singolare assonanza tra il nuovo Museo di Arte Contemporanea e un gigantesco Water con le muffe.



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