L' Expo secondo me  

Posted by Milano è un pacco





Una sera di autunno l' anno scorso vagando per il centro inciampo in una conferenza all 'Ottagono in galleria Vittorio Emanuele. La conferenza riguardava l'architettura e l'Expo,vi partecipavano architetti del calibro di FuKsas e Mario Botta e presenziavano anche un paio di assessori, moderava Philippe Daverio.
La conferenza fila via liscia con dotte dissertazioni degli architetti sulla forma che dovrebbe avere la città del futuro in vista dell'evento, però si notava questo: gli architetti teorizzavano e gli assessori facevano i pesci in barile, si vedeva che anche se preposti alla materia le dotte dissertazioni degli architetti erano lontane mille chilometri dal loro mondo,in particolare l'assessore più giovane provava a sopperire alla totale mancanza di cognizione sull' argomento con battute del tipo ah ma allora questo è un master in architettura ? ah ma allora per favore non bocciatemi al master e cosi via. Insomma non capiva niente ma almeno era allegro e ridanciano.
Alle colte proposte degli architetti, i due assessori annuivano con l'aria di chi per la prima volta nella vita sentiva il concetto che una città non si costruisce da sola, spontaneamente, ma allo stesso modo di una casa, si deve partire da un progetto e nel caso di una città da una visione del futuro, per evitare che sotto la spinta di forze differenti collassi il tutto.
Evidentemente l‘idea che una città debba avere un senso, un'idea di futuro incorporata nei suoi spazi, che una città debba essere modellata per soddisfare le esigenze di chi la abita, era un concetto assolutamente nuovo mai affrontato prima.
Tutto ciò, glielo si leggeva nei volti, appariva ai loro occhi come un mondo un po' strano, esotico e complicato; ah certo che il mondo in cui l'urbanistica e l' architettura sono solo sinonimi di speculazioni edilizie e di colate di cemento è molto più semplice e familiare, rassicurante perfino...se non lo si subisce.
Ad un certo punto della discussione si alza dalla prima fila del pubblico un esimio architetto pari grado degli egregi architetti sul palco e sposta il tema dalla forma che dovrebbe avere la città del futuro a cos'è ad oggi l'Expo tanto nominato.
E quindi si comincia a discutere di cos'è concretamente l'Expo.

Ma che cos'è l'Expo quindi?

(continua)

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